La Fondazione Astigiana per la Salute del Territorio – Ospedale Cardinal Massaia è impegnata nella raccolta di fondi per l’acquisto di una colonna laparoscopica per la chirurgia addominale, urologica, ginecologica e per l’otorinolaringoiatria.

L’iniziativa è stata presentata mercoledì 25 gennaio nel corso della cena benefica  – cucinata e servita dagli allievi dell’Agenzia di formazione professionale delle Colline Astigiane – che ha visto la partecipazione di 160 ospiti dei soci fondatori. 

Il valore sociale dell’iniziativa è stato suggellato dalla presenza del Vescovo di Asti mons. Marco Prastaro, del Sindaco e Presidente della Provincia Maurizio Rasero, del presidente dell’Unione Industriale di Asti Andrea Amalberto, del presidente dell’Ordine dei Medici Claudio Lucia, del direttore sanitario dell’Asl Marco Occhi insieme a numerosi primari dei reparti e servizi ospedalieri. Il Prefetto di Asti Claudio Ventrice impossibilitato a partecipare ha inviato un messaggio di <sincero apprezzamento per l’importante ed encomiabile iniziativa>.

Aprendo la serata, il presidente Goria ha ricordato che la Fondazione è un ente senza fine di lucro nato per supportare e integrare le attività sanitarie e assistenziali dell’Asl di Asti con nuove tecnologie e servizi domiciliari avanzati, senza dimenticare la ricerca.

I soci fondatori provengono dal mondo dell’impresa e delle professioni. 

<Ringrazio il consiglio d’amministrazione che ha lavorato in questi mesi per avviare i primi progetti: Rossella Maggiora (vice presidente), Federica Quinto (segretario), Luisa Amalberto (tesoriere), i consiglieri Roberto Ruscalla e Roberto Briccarello, Giorgio Calabrese (su nomina dell’Asl). E chi con noi chi ha dato vita alla Fondazione: Bruno Ballario, Lorenzo Ercole, Franco Graziano, Alberto Grosso, Alfio Orecchia, Vincenzo Mula, Alessandro Vigna>, ha esordito il presidente.

Se il cda è il braccio destro della Fondazione, il braccio sinistro è rappresentato dal Comitato tecnico scientifico che indica le priorità di intervento facendo da ponte tra la direzione generale dell’Asl, la comunità medica e la comunità assistenziale. Ne fanno parte il professor professor Giorgio Calabrese (presidente)  e i primari dei reparti ospedalieri Maggiorino Barbero, Maurizio Penna, Marco Scaglione, Vincenzo Sorisio.

L’acquisto della colonna laparoscopica è stato suggerito come priorità proprio dal Comitato tecnico-scientifico della Fondazione. L’attrezzatura di ultima generazione integrerà la strumentazione ospedaliera consentendo un sensibile alleggerimento delle liste d’attesa per la soluzione di patologie molto diffuse come calcoli alla cistifellea o ai reni, tumore al colon, prostata, fibromi a utero e ovaie, ernie e appendici.

<Oggi gli interventi in laparoscopia superano quota 1000 all’anno – ha spiegato Vincenzo Sorisio, direttore della struttura di Chirurgia dell’Asl – con la nuova attrezzatura si potrà soddisfare un maggior numero di richieste anche in emergenza. I vantaggi per il territorio saranno notevoli, a cominciare dalla velocità di convalescenza e ripresa del paziente che in alcuni casi può essere dimesso nell’arco di uno o 2 giorni>.

La Fondazione, grazie alle donazioni dei soci e ai primi contributi della cittadinanza, ha già raccolto parte del fabbisogno <per arrivare all’obiettivo nel più breve tempo possibile – ha dichiarato Goria – facciamo appello alla generosità  di tutti coloro che amano, vivono e lavorano nel nostro territorio: cittadini, aziende, enti ed associazioni. Come diceva Madre Teresa di Calcutta “quello che facciamo è solo una goccia nell’oceano ma l’oceano, senza quella goccia, sarebbe più piccolo”. Con tante gocce potremo siamo convinti che potremo rendere il Cardinal Massaia (e il futuro Ospedale della Valle Belbo) struttura funzionale e strategica, capace di conquistarsi la fiducia degli utenti e rendendolo appetibile per molti professionisti>. 

Goria ha sottolineato che la Fondazione è aperta ai suggerimenti della comunità medica, scientifica e assistenziale per individuare i prossimi obiettivi. Tra le iniziative in corso si segnala il progetto “Officina della Salute” presentato insieme al Comune di Montechiaro (capofila) alla Compagnia di San Paolo, con l’obiettivo di potenziare l’assistenza territoriale e domiciliare nel Nord Astigiano.

Strategiche le alleanze e le sinergie con la comunità astigiana, il mondo economico e dell’associazionismo. Tra le partnership già avviate si segnala quella con la rivista “Astigiani” diretta da Sergio Miravalle che, in collaborazione con la Fondazione, dedica uno spazio ai neonati, bimbi e bimbe,  nati al Cardinal Massaia e parteciperà all’acquisto della colonna con una quota degli utili ricavati dal Bagna Cauda Day. Anche l’associazione Amis d’la Pera si è schierata al fianco della Fondazione nella raccolta di fondi mentre l’Unione Industriale di Asti – grazie all’impegno dei presidenti Renato Goria e di Andrea Amalberto – e la Fondazione Reale Mutua – grazie all’impegno del consigliere Roberto Bricarello – sono tra i primi soci sostenitori della Fondazione. 

Nel corso dell’anno saranno organizzati altri eventi per coinvolgere la cittadinanza tutta nei progetti a favore della sanità pubblica <bene comune e prezioso che va difeso e protetto con il contributo e il sostegno di tutta la comunità. Anche solo 1 euro donato da tanti può fare la differenza>, hanno sottolineato il presidente Goria e le autorità tutte nell’intervento finale.